Aulularia

Aulularia

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1 Gennaio 1970

“Aulularia” è una delle commedie che più ha influenzato il teatro seicentesco ma anche il cinema moderno. Vero è che “L’Avaro” di Molière è di fatto quasi una copia autentica dell’opera di Plauto e che a rifarsi all’ “Aulularia” è anche il film di Totò “47 morto che parla”.
Questa commedia è stata raccontata anche in un fumetto di Topolino, e più precisamente nella storia “Zio Paperone e la pentola d’oro” dove i personaggi sono interpretati dai paperi Disney (Euclione è Paperone e Liconide è Paperino). Megadoro è Rockerduck e Fedria è Paperina).
Nel nostro allestimento degli ipotetici edifici si affacciano su una piazza. Il pretesto per raccontare i “tipi fissi” è il terrore di perdere qualcosa che si è trovato ma che non ci appartiene, la pentola di Euclione, e in questa commedia ci divertiamo a raccontare non solo la storia ma soprattutto quei personaggi che vivono dentro e fuori il teatro.
Ovviamente l’avarizia spadroneggia in scena in modi grotteschi. Un vero lavoro di gruppo, con una nuova compagnia che nasce dal Plautus Festival con comici esperti con il giocare Plautino. In questo gli attori in scena rappresentano la tradizione istrionica del Teatro Italiano, un Teatro che lascia liberi di spaziare in argomenti e sentimenti, battute e circostanze comiche. Come è tradizione delle mie regie, nel totale rispetto della storia plautina, gli attori interpretano più parti grazie all’uso delle maschere della Commedia dell’Arte e della stessa Commedia Latina.